Se il mare ci ascoltasse, sentirebbe una marea di c*****e - scrive l’artista, cioè io, ai piedi di questa nuova opera (dalle foto non si legge quindi ve lo dico io).
Al mare succedono sempre un sacco di cose: al mare si va quando si è innamorati, quando si cerca l’amore - magari solamente della serata e non della vita-, si va quando gli amori finiscono, con gli amici che devono provare a spiegarti cosa non hai sbagliato stavolta, totalmente inutile.
Al mare si va anche in vacanza, ma anche lì, prima o dopo, a me capita sempre di pensare alle cose che ho fatto, a quelle che ho sbagliato, a quelle che avrei dovuto fare e a quelle che dovrò fare. Al mare io mi perdo (metaforicamente) sempre male, che non lo so se sia perché non c’ho niente da fare e la settimana enigmistica mi fa venire un sonno della madonna, ma probabilmente perché ormai mi ci sono perso talmente tante volte che un po’ inconsciamente è diventato quel posto in cui pensare alle cose. Non lo so.
Ho guardato il mare non troppe volte, ma tutte le volte ho pensato “Madonna che ottima idea del c***o” almeno una volta, perché in 30 anni, due cose, le ho sbagliate pure io (una è questa pagina). Il manifesto abbastanza ostile di oggi racconta un po’ sta cosa di trovare in questo luogo i pensieri di sempre, sempre lì, più o meno come si ritrova l’edicola che vende gonfiabili a forma di coccodrilli e Unicorni, che poi gonfiali te. Ottima idea del c***o pure questa.
Ero partito gagliardo con questo manifesto, una bella idea, bei colori, bel messaggio, 10 minuti e ciao, finito. Ho detto “Beh dai, carino”. Poi pian piano si è spento tutto, colori compresi e riesco a pubblicarlo ora, 3 settimane dopo, perché prima era decisamente troppo solare e non mi convinceva. Palese che il mare mi piaccia solo prima di arrivare.
Tubo per la spedizione incluso se no come cazzo ve lo mando?
Manifesti abbastanza ostili
